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Lunedì 06 Maggio 2024
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Luca Signorelli: De ingegno et spirto pelegrino

Città di Castello (PG) - Dal 21 aprile al 21 agosto 2012 mostra dedicata a Luca Signorelli (Cortona 1450-1523), uno degli artisti più importanti del Rinascimento, lungamente attivo in Italia centrale dal 1472 al 1519, a cui non è stata dedicata una rassegna monografica dal lontano 1953.
La mostra si articolerà in tre sedi espositive: a Perugia nella Galleria Nazionale dell’Umbria, a Orvieto nel Duomo, nel Museo dell’Opera e nella chiesa dei Santissimi Apostoli, a Città di Castello nella Pinacoteca Comunale.

Più di 100 le opere ad oggi concesse, di cui 66 del pittore cortonese. Curata da Fabio De Chirico, Vittoria Garibaldi, Tom Henry e Francesco Federico Mancini, la mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Direzione Regionale per i Beni Culturali e Soprintendenza per i Beni Storici Artici ed Etnoantropologici dell'Umbria), dalla Regione Umbria, dalle Province di Perugia e di Terni, dai Comuni di Perugia, Città di Castello e Orvieto, dalle Diocesi di Perugia, Città di Castello e Orvieto, dall’Opera del Duomo di Orvieto, dalle Fondazioni delle Casse di Risparmio di Perugia, Città di Castello e Orvieto, dalle Camere di Commercio di Perugia e di Terni e dalla dall’Università degli Studi di Perugia. L’organizzazione è affidata a Civita.

L'esposizione dal titolo Luca Signorelli “de ingegno et spirto pelegrino” (come lo definì il padre di Raffaello, Giovanni Santi) segna un’ulteriore tappa del percorso intrapreso dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria e dall’Università degli Studi di Perugia per valorizzare gli artisti più rappresentativi della stagione rinascimentale in Umbria, inaugurato nel 2004 con la mostra Perugino il divin pittore, proseguito nel 2008 con la mostra dedicata a Pintoricchio e nel 2009/2010 con la mostra dedicata a Piermatteo d'Amelia.
Accanto al favore del pubblico e al successo mediatico, queste mostre hanno stimolato numerose ricerche e studi, confluiti nei rispettivi cataloghi e in numerose pubblicazioni scientifiche, confermando l’importanza dell’Umbria nel panorama artistico italiano tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento.

Nella sede della Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia sarà illustrata l'intera carriera artistica di Luca Signorelli ad eccezione di alcuni dipinti della maturità presentati nella sede di Città di Castello, dove sarà sviluppata una riflessione sulla sua eredità artistica. Proprio nella Galleria Nazionale dell'Umbria è ospitato uno dei capolavori di Piero della Francesca, il Polittico di Sant'Antonio (1468) e proprio da Piero, di cui Luca fu allievo, si svilupperà l'affascinante itinerario che racconterà l'arte di un pittore che secondo Vasari fu tanto famoso ... quanto nessun altro in qual si voglia tempo sia stato giammai. L'elenco di opere, elaborato da un ampio comitato scientifico composto da alcuni fra i più autorevoli studiosi del Rinascimento italiano, dà conto dell’ambizione del progetto, la cui finalità è quella di documentare le esperienze formative e i dialoghi intessuti da Luca Signorelli con alcuni fra i più geniali artisti del suo tempo: dalle frequentazioni giovanili (Verrocchio, Pollaiolo, i fiamminghi), che arricchirono la sua iniziale impronta pierfrancescana, alla partecipazione al più grande cantiere decorativo del tardo quattrocento italiano, quello della Cappella Sistina, dove Signorelli ebbe modo di confrontarsi con artisti come Perugino, Pintoricchio, Bartolomeo della Gatta, Botticelli e Ghirlandaio. Sarà esposta in Galleria la Pala di Sant'Onofrio, conservata nel Museo Capitolare di San Lorenzo di Perugia, che Luca Signorelli licenziò per la cappella di Sant’Onofrio nel 1484, opera che costituisce un caposaldo della produzione giovanile e documenta la qualità del rapportò che unì l’artista al vescovo perugino Jacopo Vagnucci, anche lui originario di Cortona.
La mostra permetterà di conoscere la vitalità culturale del Signorelli, interprete attento della tradizione classica, ammesso a frequentare i più raffinati circoli neoplatonici della Firenze di Lorenzo il Magnifico. Oltre ad esporre un ampio numero di dipinti autografi e di opere rappresentative degli artisti che maggiormente hanno influito sulla sua formazione e sulla sua attività matura, la sede di Perugia documenterà la ricchissima, affascinante produzione grafica, attenta alle moderne ricerche fisiognomiche e alla tensione dinamica dei corpi.

Nel Duomo di Orvieto Signorelli ha affrescato il grandioso ciclo della Cappella di San Brizio (1499-1504), che rappresenta uno dei vertici assoluti della pittura rinascimentale. All'interno del Museo dell’Opera del Duomo (MODO) sarà individuato uno spazio interamente dedicato all’artista cortonese in cui sarà allestito il cantiere di restauro della Pala di Paciano aperto al pubblico ed esposte la Santa Maria Maddalena ed il raro dipinto su tegola di terracotta che ritrae Luca Signorelli e Niccolò Franchi. Visitando la sede orvietana della mostra sarà possibile scoprire, dopo il restauro, la Libreria Albèri un suggestivo ambiente decorato con soggetti profani da Luca Signorelli e dalla sua bottega, sede della biblioteca raccolta dal vescovo Albèri. In questo luogo saranno esposti alcuni preziosi volumi della sua raccolta e i documenti originali che raccontano le imprese orvietane di Luca Signorelli. Nella Chiesa dei Santissimi Apostoli sarà possibile ammirare una suggestiva esposizione di dipinti del Novecento che illustrano il dialogo tra Signorelli e pittori Fabrizio Clerici e Livio Orazio Valentini.

Nel monumentale palazzo Vitelli alla Cannoniera di Città di Castello, costruito agli inizi del XVI secolo dall'omonima casata magnatizia alla quale Signorelli si legò fin da giovane, sarà allestito l'ultimo segmento espositivo. Per i Vitelli Luca Signorelli realizzò il ritratto di Niccolò e dei suoi figli Camillo e Vitellozzo e a committenti tifernati sono legate altre opere di grande rilievo, a cui guardò con particolare attenzione Raffaello. La pala d'altare raffigurante il Martirio di San Sebastiano (1498-1500 circa) di Signorelli, è esposta accanto alla sola opera del maestro urbinate tuttora esistente a Città di Castello il Gonfalone della SS. Trinità (1499 circa), e ad altre opere di Signorelli, lo Stendardo di San Giovanni e la Pala di Santa Cecilia, conservate nello stesso Palazzo Vitelli, sede della Pinacoteca comunale. Farà da cornice alle opere tifernati una serie di predelle dipinte da Signorelli per ornare le pale d'altare licenziate negli ultimi anni della sua carriera, nelle quali sarà interessante ammirare lo sguardo del pittore verso dettagli paesaggistici e figurativi suggestivi e spesso insoliti.

Seguendo una consuetudine consolidata delle grandi mostre dell’Umbria, anche per Signorelli saranno organizzati itinerari di visita nei siti che conservano opere dell’artista, in particolare nella Valtiberina: i poco noti ma fascinosi affreschi con Storie della Passione, che il pittore cortonese realizzò, verso il 1510, nell'Oratorio di San Crescentino a Morra, la chiesa-museo di Santa Croce di Umbertide con la tavola raffigurante la Deposizione dalla Croce del 1516 e, oltrepassando gli attuali confini amministrativi, lo stendardo di Sant’Antonio, conservato nella chiesa omonima di Sansepolcro. Senza dimenticare che Cortona, la sua città natale, conserva alcuni grandi capolavori come la Comunione degli Apostoli e il Compianto su Cristo morto nel Museo Diocesano.


 

Per informazioni
Telefono: 075.8554922

[Fonte: Umbria OnLine]

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