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Giovedì 25 Aprile 2024
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Umbria Jazz 2010

Perugia (PG) - Perugia. A Perugia dal 9 al 18 luglio 2010: grandi nomi e nuove proposte per dieci giorni di grande musica. Umbria Jazz, è oramai un vero e proprio punto di riferimento nel mondo della musica e dei festival musicali. Allo stesso tempo è unanimemente riconosciuto come il Festival musicale di maggior qualità in Italia, e tra i più apprezzati a livello internazionale. Dalla prima edizione nel 1973 molto è cambiato, ma non lo spirito e l’identità che, insieme alla qualità delle proposte artistiche, ne hanno fatto la fortuna. A confermare questa attitudine sono i nomi in cartellone per l’edizione che si svolgerà a Perugia dal 9 al 18 luglio: grandi protagonisti della scena jazz come SONNY ROLLINS, PAT METHENY, CHICK COREA, THE MANHATTAN TRANSFER, HERBIE HANCOCK, ROY HARGROVE, nuove ed interessantissime proposte come MELODY GARDOT, grandi voci come TONY BENNETT E MARIO BIONDI, il grande jazz italiano con ENRICO RAVA e STEFANO BOLLANI, star che hanno fatto la storia come MARK KNOPFLER. Nomi che non hanno bisogno di presentazioni e che sono in grado di soddisfare i gusti musicali di qualsiasi appassionato. L’edizione di quest’anno vanta numerosi anniversari e progetti speciali: festeggiano infatti rispettivamente ottanta e settant’anni Sonny Rollins e Herbie Hancock, mentre i Manhattan Transfer raggiungono i quaranta anni di attività. Tra I progetti speciali la serie di sei concerti dedicati agli artisti ECM, casa discografica tedesca tra le più apprezzate per qualità e artisti prodotti, e l’omaggio alla musica del chitarrista gitano Django Reinhardt. Un Festival che conferma il trend intrapreso da alcuni anni: musica a trecentosessanta gradi per tutti ma con un’anima legata indissolubilmente al jazz e alla storia di questa musica straordinaria. Location principale rimane l’Arena Santa Giuliana, dove avranno spazio i grandi nomi e che, per la serata finale, aprirà le sue porte gratuitamente per il progetto Sons e Movimentos do Desejo. Il Teatro Morlacchi e l’Oratorio Santa Cecilia poi, luoghi di riferimento per il jazz più classico e d’autore italiano ed internazionale dove si intrecceranno le note di musicisti affermati con quelle di stelle emergenti e giovani dal futuro più che promettente. Abbinamento tra musica e cibo infine alla Bottega del Vino, al Ristorante La Taverna e all’Hotel Brufani che ospiteranno gli aperitivi, i pranzi e le cene. Ci sono infine gli spazi all’aperto, gratuiti: Piazza IV Novembre e i giardini Carducci. È l’Umbria Jazz che rappresenta la continuità con il passato, un omaggio doveroso ad una formula che ha creato il caso Umbria Jazz nel mondo dello spettacolo e nel costume. Da non dimenticare infine l’ormai tradizionale street parade della brass band di New Orleans che riporta tra le vie del centro la storia e le radici del jazz. Il miracolo di Umbria Jazz è stato in definitiva di aver creato un evento popolare, dai grandi numeri e dalla forte risonanza immergendolo in un ambiente assolutamente peculiare che non ha riscontri in tutto il mondo e che lo rendono unico ed irripetibile.

GLI EVENING CONCERTS ALL’ARENA SANTA GIULIANA Inaugurazione per le serate all’Arena Santa Giuliana con Mario Biondi e gli Incognito, insieme per un evento speciale: Talkin’ Soul. Mario Biondi, la cui voce, grazie ad una naturalezza del linguaggio della Black Music che è difficile attribuire ad un non americano, fa da fulcro ad una proposta ambiziosa e articolata che si rifà alla tradizione jazz e soul, accompagnato dagli Incognito, che tornano a Perugia dopo l’ultima loro esibizione del 1993. Programma rivisto per le serate di sabato e domenica: apertura anticipata in modo da permettere agli appassionati di calcio di assistere comodamente seduti al ristorante dell’Arena alle partite finali dei mondiali di calcio. Contemporaneamente sul palco principale musica hip hop e reggae con gli olandesi Kyteman’s Hip Hop Orchestra e gli inglesi dell’East Park Reggae Collective. A seguire musica fino a tardi con la Notte della Taranta sabato e domenica con Marcus Miller e la sua rivisitazione di Tutu lavoro di Miles Davis del 1987, nel quale Miller fu strumentista, compositore e produttore. Vincitore di molteplici Grammy come cantante e autore dei Dire Straits, Mark Knopfler ha unito i suoi testi ironici alle prodezze della sua chitarra, creando un sound unico e irripetibile. Per la prima volta a Umbria Jazz presenta il suo sesto lavoro da solista dal titolo Get Lucky. Dopo la parentesi rock serata dedicata alle grandi voci con un triplo set tutto da ascoltare: apre la appena sedicenne canadese Nikki Yanofsky, grande promessa che ha avuto l’onore di esibirsi in occasione degli ultimi giochi olimpici di Vancouver. A seguire Joe Sample, eccellente e innovativo pianista che, con il suo trio accompagna Randy Crawford, cantante versatile capace di muoversi a proprio agio tra soul e jazz. Gran finale con i Manhattan Transfer, gruppo vocale per eccellenza nel panorama musicale jazz e non solo, che festeggiano un traguardo prestigioso: quarant’anni di carriera. I grandi del jazz assoluti padroni del palco dell’Arena per quattro giorni con il meglio della scena internazionale. Si comincia con Julian Lage, chitarrista californiano, in cui convivono jazz, blues ed echi classici, che introduce Chick Corea, pianista seminale nella storia del jazz, capace come pochi altri di unire successo commerciale e sperimentazione, accompagnato da una super band composta da autentici fuoriclasse del calibro di Roy Haynes, Christian McBride e Kenny Garrett. Ritorno a Perugia per Pat Metheny in una formula che è quella che lo ha reso popolare e che gli ha garantito successo di pubblico e critica: ben dieci i Grammy vinti con il Pat Metheny Group. In occasione di questo Songbook Tour Metheny si presenta con Lyle Mays, con il quale nel 1977 diede vita al nucleo originale del gruppo, Steve Rodby e Antonio Sanchez. Prima del concerto si terrà la cerimonia di consegna delle lauree ad honorem del Berklee College of Music a Renzo Arbore, Stefano Bollani e Horacio El Negro Hernandez. Attesissimo ritorno è Sonny Rollins, in esclusiva italiana per il 2010. Quest’anno il Saxophone Colossus festeggia ottant’anni, confermandosi senza alcun dubbio vera e propria icona vivente; con oltre sessant’anni di attività alle spalle il suono del suo sax tenore rimane ancora unico e inimitabile. Herbie Hancock, è senza alcun dubbio uno tra gli artisti più influenti dell’intera scena musicale. E anche per lui il 2010 è un anno speciale, avendo compiuto da poco i settant’anni. Pianista, tastierista, cantante, compositore, presenta il suo ultimo lavoro: The Imagine Project. Dopo cinque anni torna a esibirsi a Umbria Jazz Tony Bennett, crooner amatissimo, ricambiato, da Frank Sinatra. Anche se la sua storia musicale non può decisamente dirsi dedicata al jazz, non bisogna dimenticare che il cantante di origini italiane, Benedetto il suo cognome, ha lavorato con Count Basie, Duke Ellington e Bill Evans. Il Festival quest’anno si chiude con un progetto particolare: Sons e Movimentos do Desejo-Projeto Axé. una serata tutta brasiliana all’insegna della musica, della danza e della capoeira, e con un’artista di eccezione che ha aderito subito con assoluta generosità: Fiorella Mannoia. Ad accompagnare i ragazzi saranno inoltre il duo Hamilton De Holanda e Yamadu Costa e Giovanni Hidalgo con Horacio El Negro Hernandez. Quest’anno i concerti del main stage dell’Arena Santa Giuliana sono anticipati alle 19,30 dall’esibizione del quintetto di Allan Harris, ormai un beniamino del pubblico, che, sul palco situato nell’area ristorante dell’Arena, riuscirà a sedurre e incantare vasti strati di pubblico di tutte le età e gusti, attraverso le sue interpretazioni di classici senza tempo.

IL JAZZ AL TEATRO MORLACCHI E ALL’ORATORIO SANTA CECILIA, APPUNTAMENTO IMPERDIBILE PER GLI APPASSIONATI Due gli eventi speciali in questa edizione di Umbria Jazz: i sei concerti dedicati agli artisti ECM, casa discografica tra le più apprezzate per qualità e artisti prodotti, al Teatro Morlacchi e l’omaggio alla musica del chitarrista gitano Django Reinhardt. La casa discografica tedesca nasce nel 1969 a Monaco per volontà di Manfred Eicher, contrabbassista prima di diventare produttore. Nel corso degli anni ha creato un vero e proprio suono ECM, caratteristico e di assoluta eccellenza sul piano tecnico. Umbria Jazz propone sei concerti con artisti ECM: grandi nomi e nuove proposte. Si comincia con il trio di Bobo Stenson e il quintetto di Louis Sclavi, proseguendo con il Tarkovsky Quartet e con il piano solo di Stefano Bollani. Ultima giornata con Nik Bartsch’s Ronin e gran finale con Enrico Rava, Stefano Bollani, Tore Brunborg, Anders Jormin e Manu Katchè. Stefano Bollani protagonista anche di un incontro alla Sala dei Notari dal titolo Before and After con il critico di JazzTimes Thomas Conrad. A presentare gli ECM concert series è lo stesso Manfred Eicher in un incontro pubblico con il noto critico musicale statunitense Gary Giddins sempre alla Sala dei Notari lunedì 12 luglio alle 12. Altro progetto monografico è il tributo alla musica di Django Reinhardt, per i cento anni della nascita del chitarrista e direttore d’orchestra, autore di una musica risultato dell’incontro tra la sua eredità tzigana e il jazz degli anni ’30. David Reinhardt, nipote di Django, con il suo trio dà il via alla serie di concerti, che vede poi all’Oratorio Santa Cecilia esibirsi il trio di Florin Niculescu, il trio Gitan di Christian Escoudè. Finale al Teatro Morlacchi con il Rosenberg Trio, che dopo il successo ottenuto nell’ultima edizione invernale a Orvieto, tornano con un ospite d’eccezione: Biréli Lagrène. Grandi e di spessore i nomi che gli appassionati hanno la possibilità di ammirare al teatro Morlacchi e all’Oratorio Santa Cecilia, a iniziare dal quintetto del trombettista Roy Hargrove e dal quartetto che vede impegnati due mostri sacri come Bobby Hutcherson e Cedar Walton. Incontro molto particolare tra il trio del pianista e compositore turco Fahir Atakoğlu e il percussionista di origini cubane Horacio El Negro Hernandez. Giovanissima è Melody Gardot, venticinque anni, la cui musica è sospesa tra fosche atmosfere jazz e slanci verso la musica brasiliana: più che una scommessa una vera e propria certezza. Da Chicago a New York, passando per New Orleans, in Maurice Brown sono evidenti le influenze diverse di tre città cardine nella storia del jazz. Nativo di Miami è il sassofonista e compositore David Binney, nella cui musica si intrecciano e sovrappongono John Coltrane e Jimi Hendrix, Miles Davis e Milton Nascimento. Trio senza bisogno di presentazioni quello composto da Ron Carter, Mulgrew Miller e Russell Malone: tre giganti capaci di interagire in maniera elegante e coinvolgente. Padrino artistico d’eccezione, Quincy Jones, per il giovane pianista di origini cubane Alfredo Rodriguez e il suo trio. Duo inedito quello composto da Josè James, americano di nascita, inglese d’adozione, e il pianista belga Jef Neve. Prima assoluta a Umbria Jazz il duo giapponese composto da Hiromi Shimizu, voce ed Emiko Tada, piano. Tra gli italiani attesa per il nuovo progetto del contrabbassista Rosario Bonaccorso, accompagnato per l’occasione dalla tromba di Fabrizio Bosso, e per il sax di Rosario Giuliani, che avrà al suo fianco Joe La Barbera alla batteria. Giovanni Tommaso, sulla scia del vecchio e glorioso progetto Perigeo, presenta l’Apogeo Quintet. Italianissima di Torino anche se da molti anni vive e lavora a New York, è Roberta Gambarini, che si esibisce in quartetto. La cantante prima del concerto è impegnata nel DownBeat Blindfold Test con Dan Ouellette. Dado Moroni, pianista tra i più apprezzati a livello internazionale, è accompagnato dallo stile inconfondibile della tromba di Tom Harrell. Seppur giovani ma già protagonisti anche a livello internazionale sono Giovanni Guidi, pianista umbro con la sua Unkown Re bel Band e Gianluca Putrella al trombone. Umbro è anche Gabriele Mirabassi, clarinettista, che presenta il progetto Miramari accompagnato da André Mehari, più che promettente pianista brasiliano. Incontro tra jazz italiano e d’oltremanica con la vocalist Maria Pia De Vito e il pianista inglese Huw Warren. La Perugia Jazz Orchestra, diretta da Mario Raja, in compagnia del sax tenore di Pietro Tonolo.

MUSICA, E NON SOLO, ALLA BOTTEGA DEL VINO, ALLA TAVERNA E ALL’HOTEL BRUFANI. I CONCERTI GRATUITI: PIAZZA IV NOVEMBRE, I GIARDINI CARDUCCI E LA STREET PARADE. Buon cibo e musica di qualità: un binomio ormai imprescindibile per il successo del Festival; quest’anno conferme eccellenti, graditi ritorni e piacevoli novità. Non si può non iniziare con Renato Sellani, un artista capace di conservare intatta la sua ispirazione e di diventare, con gli anni, un classico evergreen ospite fisso del Festival e ormai un’icona per appassionati e addetti ai lavori. Con lui Massimo Moriconi. Chip Wilson, voce tenorile e chitarra, interprete della tradizione folk di New Orleans: graditissima conferma per un intrattenitore amato dal pubblico e profondamente calato nelle radici della musica popolare americana. II Birdland, storico locale di New York, presenta Hilary Kole, cantante statunitense che propone al pubblico il suo lavoro prodotto da John Pizzarelli Haunted Heart: un omaggio ai grandi classici americani. Da New Orleans il duo voce-chitarra Kim Prevost e Bill Solley, elegante formula che è stata talvolta accostata a Tuck & Patty: per loro un piacevole ritorno a Perugia. Da New Orleans anche Rockin’ Dopsie nome che a Perugia non ha bisogno di presentazioni. Con il suo gruppo, The Zydeco Twisters, rilegge a suo modo la musica zydeco, genere musicale molto particolare. Appuntamento immancabile è quello con le piazze e i concerti gratuiti, dove da ora di pranzo a tarda notte i due palchi avranno come protagonisti artisti americani e italiani. Allan Harris con il suo quintetto offre uno spettacolo da non perdere, un viaggio nella musica melodica degli anni '50, che la sua interpretazione sempre elegante e delicata rende indimenticabile. KJ Denhert, cantante-chitarrista autrice di un folk-jazz, come lei stessa definisce la sua musica. Beniamina del pubblico che da alcuni anni apprezza e assiste in grande numero alla sue esibizioni. Guido Pistocchi, trombettista romagnolo, con la sua Dixieland Band presenta una musica all’insegna dello swing e del jazz più tradizionale. Nick the Nightfly, conosciuto come dj e conduttore radio, si presenta in una nuova veste, voce e chitarra, accompagnato da un classico quartetto jazz. Considerata una delle più belle voci del panorama musicale di Chicago, Chick Rodgers, propone un repertorio ancorato alle radici del soul e del funky. King Ellis si iscrive alla migliore tradizione soul e R&B di Memphis, iniziando la carriera nelle scuole e nelle chiese del Tennessee, passando la maggior parte della sua carriera in tour. I Funk Off, gruppo in cui lo show e l’energia potente si fondono con la musica che diventa quindi non solo da ascoltare ma anche da vedere, impegnati anche in una location del tutto inedita: la facoltà di Medicina dell’Università di Perugia. La street parade vedrà quest’anno un gradito ritorno: la Coolbone Brass Band from New Orleans, che ne incarna al meglio l’essenza in una spettacolare e trascinante performance per le strade del centro storico. Come ogni anno infine spazio alle orchestre giovanili con la Roosevelt University Jazz Band, la Jazz Juvenocracy, la Jazz School Studio Band, e l’University of Central Oklahoma Ensemble.

BERKLEE SUMMER SCHOOL AT UMBRIA JAZZ CLINICS 2010 DAL 6 AL 18 LUGLIO 25° ANNIVERSARIO LAUREA AD HONOREM A RENZO ARBORE, STEFANO BOLLANI E HORACIO EL NEGRO HERNANDEZ Il successo di Umbria Jazz e l’atmosfera che si respira durante i giorni del Festival non si misurano solo dai grandi concerti e dai freddi numeri, grande entusiasmo è prodotto dalle centinaia di giovani e meno giovani che frequentano le Clinics del Berklee College of Music. Dal 6 al 18 luglio si terrà la venticinquesima edizione dei seminari estivi tenuti dalla scuola leader mondiale nel settore dell’insegnamento musicale: edizione particolare dunque, con un avvenimento molto speciale per celebrare l’anniversario. L’evento è la consegna delle lauree ad honorem, con una solenne cerimonia all’Arena Santa Giuliana la sera del 15 luglio, a Renzo Arbore, Stefano Bollani e Horacio El Negro Hernandez. Sempre nell’ambito delle celebrazioni per i venticinque anni lunedì 12 luglio al Teatro Morlacchi in programma un concerto che vedrà coinvolti insegnanti, assistenti e alunni dei corsi e un workshop speciale con Horacio El Negro Hernandez dedicato alle percussioni. Agli studenti che ottengono i migliori risultati la Berklee offre borse di studio e facilitazioni per continuare gli studi nella sede madre di Boston. I seminari per questa edizione tornano all’interno delle Scuole Elementari Fabretti. Un grazie particolare alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e al Comune di Perugia che da anni, insieme all’Associazione che le organizza, autonoma rispetto a quella che si occupa del Festival vero e proprio, garantiscono ai seminari estivi continuità di risultati e sostegno economico.

 

SONS E MOVIMENTOS DO DESEJO - PROJETO AXE’ MUSICA, DANZA E CAPOEIRA

Immaginate la piazza principale di Perugia, gioiello incastonato nell’acropoli medievale. Fin dalla prima edizione, nel 1973, lì, su quel palco eretto tra il Palazzo dei Priori, la Cattedrale di San Lorenzo e la Fontana Maggiore, batte il cuore di Umbria Jazz. Ora immaginate su quel palco, che in trentasette anni di concerti è stato calcato da migliaia di artisti, venti ragazzini brasiliani figli delle favelas, poveri di quattrini e ricchi di talento. Suonano, cantano, danzano. Portano la storia e la cultura di una terra benedetta dal Dio della musica e della danza. Davanti a loro, il mare di facce, come un grande jazzman chiamò il pubblico di Umbria Jazz. Questo è, riassumendo, il Progetto Axé che Umbria Jazz presenta a luglio per l’edizione 2010, assieme a chi in Brasile, tra mille sacrifici, lo fa crescere da anni. Umbria Jazz è una manifestazione dalle molte anime. Artisti famosi e serate brillanti, certamente, passando dal main stage dell’Arena ai teatri storici, ma anche un approccio diverso allo spettacolo, eredità irrinunciabile delle prime edizioni, quando al jazz si aprirono le piazze e gli scenari naturali dell’Umbria. Umbria Jazz offre adesso i suoi palchi a chi ha soltanto bisogno di una opportunità per affermare la sua bravura e sprigionare la voglia di crescere e affermarsi, magari sfuggendo ad un destino segnato dalla colpa di nascere in un luogo, un tempo, un contesto ambientale sbagliati. Non una pura e semplice espressione di solidarietà ma l’assunzione di responsabilità da parte di operatori dello spettacolo che sanno bene di quante potenzialità artistiche inespresse sia ricco il mondo. Perugia ospiterà, anche grazie alla partecipazione diretta del Comune e l’impegno del suo Sindaco, i ragazzi di Axé durante tutto il Festival. Li farà esibire sui suoi palchi e in una formazione da street parade. Aprirà loro le aule dei seminari del Berklee College of Music di Boston, che quest’anno festeggiano venticinque anni di esperienza perugina. Sarà una festa per Umbria Jazz e per tutta la città. Saranno proprio loro a chiudere il Festival, il 18 luglio, con una serata tutta brasiliana, e con – ospite molto speciale - un’artista di eccezione che ha aderito subito, per il suo legame con il Progetto Axé, con assoluta generosità: Fiorella Mannoia. Ad accompagnare i ragazzi, la sera del 18 luglio saranno anche il duo Hamilton De Holanda e Yamadu Costa e Giovanni Hidalgo con Horacio El Negro Hernandez. I giovani musicisti saranno anche protagonisti per le strade del centro storico in un’insolita street parade e sul palco di piazza IV novembre.

Biglietti.

Info: www.umbriajazz.com

[Fonte: Umbria OnLine]

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