Amelia (TR) - Al Teatro Sociale, mercoledì 20 marzo, alle ore 21.00, appuntamento con lo spettacolo "Iancu: un Paese vuol dire".
Attraverso gli occhi di un bambino di otto anni viene ricostruito il mosaico del ricordo: uno strano e deformato affresco del profondo Sud.
Un sud che oggi non c’è più, piazze e comunità che si sono svuotate e si sono imbarbarite, o sono state svendute. Con quegli occhi a volte spalancati, altre socchiusi, altre ancora addormentati e in sogno, si racconta un mondo, frammenti di storia e di uomini e di donne, di battaglie tra bande e rivali e giochi pericolosi.
Nessuna cartolina, nessuna nostalgia: è un mondo duro, cupo, eppure comico e grottesco. Un mondo fotografato un attimo prima di scomparire. Un mondo di figure mitiche, contadini, preti, nonni, libellule, giornaletti e una gran voglia di diventare grandi, chissà poi perché.
Con Fabrizio Saccomanno.
Regia Salvatore Tramacere
Scene e luci Lucio Diana
Una produzione Koreja-Teatro Stabile d’innovazione
Info: Ufficio Iat
via Roma 4, tel. 0744 981453
dal lunedì al sabato ore 9-13 e 15,30-18 (tranne sabato e lunedì pomeriggio)
Iancu: un Paese vuol dire
A partire dal fino al
[Fonte: Umbria OnLine]