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Domenica 05 Maggio 2024
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Piergiuseppe Pesce: XX Secolo

Gubbio (PG) - "Come uomo e artista, ho perso ogni riferimento storico, culturale, morale. Da questo secolo eredito confusione. Se sono vivo è perché ancora sto giocando."

Con queste parole Piergiuseppe Pesce, interprete degli oggetti, dei miti, e dei linguaggi della società dei consumi, definisce la sua opera, presentata a Gubbio presso il Palazzo del Bargello, visitabile dal  10 dicembre 2011 al 31 gennaio 2012.

Piergiuseppe Pesce rivolge la sua attenzione agli oggetti, ai miti, e ai linguaggi della società dei consumi. Vicino alla corrente internazionale e postmoderna del NeoPop, miscela i simboli di culture diverse rimandando al grafitismo urbano, al mondo dell’underground, ma anche ai fumetti e al web design. Le opere dell’installazione “XX Secolo” sono realizzate con assemblaggi di cubi di Rubik raffiguranti soggetti tratti dall’universo mediatico, icone del quotidiano note a tutti e riconoscibili.

L’artista è un puro manipolatore e come tale, usando il cubo come base da dipingere, sottolinea il valore concettuale delle sue opere. Non solo i più disparati soggetti sono costretti a coabiatare in un improbabile spazio comune, nelle opere di Pesce, si parla della fine dell’eurocentrismo, della globalizzazione, della disintegrazione dei vecchi modelli di relazioni umane e sociali, considerando come soggetti non i singoli stati, ma le grandi aree geopolitiche: il Primo, il Secondo e il Terzo Mondo. Attraverso il linguaggio critico e ludico che lo caratterizza, anche la carrellata di personaggi e simboli che l’artista propone rappresenta un grande riassunto del secolo che ci siamo lasciati alle spalle, con le sue contraddizioni, con le sue star, con il suo modo di vivere il pianeta.

Nelle sue opere tutto sembra mescolarsi, ricombinarsi, riprodursi, nascondersi e riaffacciarsi, seguendo il gioco delle possibilità o meglio la legge statistica delle probabilità. Le minuscole facce del Cubo di Rubik creano un muro fantastico, uno schermo fisso, una realtà che da virtuale diventa concreta e bidimensionale. Se dunque il muro di Berlino è caduto, ecco sorgerne un altro, una specie di barriera che attrae e respinge. Lo spettatore entra di diritto a far parte della scena personificando se stesso e partecipa ad una performance destinata sia ai principianti che ai giocatori più esperti. La grande lezione delle avanguardie storiche del Novecento arriva fino a noi in veste contemporanea e concettuale. Anche questa è in fondo un’eredità del XX secolo: un nuovo approccio nel fare arte e nel fruirla, un’apertura a 360° verso il mondo in cui viviamo e che solo ora possiamo percorrere contemporaneamente sia in senso geografico che in senso storico.

Questo piccolo cubo sfaccettato rappresenta in realtà la mente umana: duttile, variegata, creativa, seppure saldata ad un’ ingranaggio centrale che la mantiene unitaria. Piero Pesce ha realizzato le sue prime opere con il Cubo di Rubik negli anni Novanta e nel 2001 le ha esposte a Parigi in ambito museale.

Orari e giorni di apertura: venerdì, sabato, domenica e festivi: 10.30-13.00 / 15.00-18.00.

Segreteria organizzativa: tel. 075 9142445 - 347 7541791

Per informazioni turistiche: Servizio Turistico Associato +39-075-9220693 info@iat.gubbio.pg.it  guarda l'orario di apertura

 

[Fonte: Umbria OnLine]

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