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Lunedì 20 Maggio 2024
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Il Segno del Vuoto

Marsciano (PG) - Marsciano (Pg). Sabato 23 ottobre 2010 s’inaugura, alle ore 18, presso E20 Gaia di Marsciano-Papiano (Perugia), la mostra “Il Segno del Vuoto”, dell’artista Stefano Taikyò Zanarini visitabile fino al 27 novembre.

Didier Eribon, nel “Il linguaggio delle immagini”, afferma che il più delle volte chi oggi impiega la
parola "arte" intende qualcosa di più della semplice evocazione di un'attività disinteressata e priva di funzione sociale: si percepisce quasi una sorta di esaltazione mistica.
Zanarini sembra proprio partire da questo intento, non propone un’opera finita, anzi non agisce per
presentare l’opera in mostra, ma fornisce (soltanto) l’idea di ciò che per lui deve essere il processo creativo.
L’artista si muove, per necessità filosofica-spirituale, lontano dalla spettacolarizzazione delle
esperienze.
Allievo convinto di Duchamp, Yves Klein, Kounellis, Mario Merz, “contaminato” dal Buddhismo Zen,
l’artista Stefano Taikyò Zanarini opera in una dimensione artistica “altra” fortemente legata con la
natura e la storia, in cui l’identità (la sua) diviene il retroterra necessario da cui agire per stabilire il
senso di sé nello spazio e nel tempo.

Egli è convinto che l’uomo sia come un contenitore del tempo dentro il quale riecheggiano pulsioni
rigide, valori e identità diverse, a volte inconciliabili o in contrasto, sorgenti da una dimensione
psichica e vivente di appartenenza a determinati territori storici, territori impregnati di rimandi ai
grandi racconti, agli scenari dell’eredità culturale.
Attraverso il suo “ready-made”, compie un’operazione di completa appropriazione di quei “segni”
evidenti in ciascuna area culturale, cercando di dare peso al sentimento individuale quanto a quello collettivo.
Sente l’imperativo di analizzare le implicazioni della realtà, esplorare il senso delle cose.
Agisce all’interno di strutture culturali solide e onnipresenti, elaborando organismi concettuali, dove evocazioni in versi, faldoni espositivi, fascine di rami, polvere di gesso, canne che disegnano piramidi quadrangolari entrano in osmosi con un insieme corale che affronta la drammaticità del vuoto, dell’assenza, dell’abbandono di ogni speranza di totalità e unità dell’esistenza.

Sede Espositiva: E20 GAIA – Strada per Caprareccia 125, Papiano-Marsciano (Perugia)
Tel.+39.347.3652984 - e-mail: info@artfarmgaia.it www.artfarmgaia.it
Curatore dell’evento: Pino Bonanno.
Orario: da Lunedi a Domenica: 10/13 – 16/19

Info:  ART FARM GAIA - e-mail:info@artfarmgaia.it -
tel.+39.075.8785351. 

[Fonte: UmbriaOnLine.com]

[Fonte: Umbria OnLine]

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