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Giovedì 25 Aprile 2024
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DOMENICA DELLE PALME e DELLA PASSIONE DEL SIGNORE in Assisi, Santa Maria degli Angeli.

Assisi (PG) - La Domenica delle palme, «della Passione del Signore», nella quale la Chiesa dà inizio alla celebrazione del mistero del suo Signore morto, sepolto e risorto, unisce insieme il trionfo regale di Cristo e l’annunzio della sua gloriosa Passione. I due aspetti del mistero pasquale vengano messi in luce nella catechesi e nella celebrazione di questo giorno.

    L’ingresso del Signore in Gerusalemme viene commemorato con la solenne processione, con cui i fedeli, imitando le acclamazioni dei fanciulli ebrei, vanno incontro al Signore al canto dell’«Osanna».
    La processione sia una soltanto e fatta prima della Messa con maggiore concorso di popolo, o nelle ore vespertine del sabato o la domenica. I fedeli si raccolgano in una chiesa minore o in un altro luogo adatto fuori della chiesa verso la quale la processione è diretta. I fedeli partecipino a questa processione cantando e portando in mano rami di palma o di altri alberi. Il sacerdote e i ministri precedono il popolo, portando anch’essi le palme.

    Le palme vengono benedette per essere portate in processione. Conservate religiosamente in casa, richiamano alla mente dei fedeli la vittoria di Cristo celebrata in questo giorno con la processione.
    Per commemorare l’ingresso del Signore in Gerusalemme, oltre la processione solenne, il Messale propone altre due forme.

    La prima è l’introito solenne che si compie quando non si può fare la processione fuori della chiesa. Si può ripeterlo prima di un’altra Messa celebrata con grande concorso di popolo.
    L’altra forma è l’introito semplice e si fa all’inizio delle altre Messe.
    I paramenti di questo giorno sono di colore rosso. Il sacerdote, nella processione, può usare il piviale o la casula.

    Dopo la processione o l’ingresso solenne, si omettono il segno di croce, l’atto penitenziale e l’aspersione dell’acqua benedetta che si usa fare prima della Messa, e si dice subito la colletta. La Messa poi prosegue come al solito.
    Il bene spirituale dei fedeli richiede che la storia della Passione sia letta integralmente e che non vengano omesse le letture che la precedono. Dopo la lettura della Passione non si ometta l’omelia, anche se breve.

    Alla lettura della Passione del Signore non si premette il saluto né il segno di croce sul libro; non si usano le candele né l’incenso. La Passione viene letta dal diacono o, in sua assenza, dal sacerdote. Può essere letta anche da lettori laici, riservando se è possibile, la parte di Cristo al sacerdote. Solo i diaconi, e non altri, domandano la benedizione del sacerdote, come di consueto prima del Vangelo. Alla fine si dice «Parola del Signore», senza baciare il libro.

    Durante la proclamazione della Passione del Signore, l’assemblea può rimanere seduta per una parte della lettura (CEI, Messale Romano, ed. it. 1983, p. XLIX).
    Quando non si può celebrare la Messa, è bene che si faccia una celebrazione della Parola per commemorare il mistero del giorno, ad ora opportuna della domenica o del sabato pomeriggio.


PROGRAMMA:


Processione delle Palme: Vangelo Mc 11,1-10 oppure Gv 12,12-16

Messa della Domenica, Credo, prefazio proprio [1]

Is 50,4-7 • Sal 21 • Fil 2,6-11 • Mc 14,1 – 15,47

Liturgia delle Ore: Dom. II sett. – Ufficio della Domenica [D]

30a GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ (celebrazione nelle diocesi).


 

[Fonte: Umbria OnLine]

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