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Celebrazioni Benedettine a Norcia - 21 Marzo 2018

Norcia (PG) - Le solenni Celebrazioni Benedettine a Norcia si svolgono in due diversi periodi dell’anno: il 21 marzo, giorno in cui tutte le Comunità Benedettine commemorano la morte del loro fondatore, e l’11 luglio, giorno della festività di San Benedetto secondo la Chiesa Cattolica Romana da quando Papa Paolo VI proclamò il Santo di Norcia Patrono Principale dell’intera Europa (1964).

Una delle iniziative più significative delle Celebrazioni è rappresentata dal viaggio della “Fiaccola Benedettina della Pace”. Oltre che importante espressione di amore e di devozione al grande Patriarca Benedetto da parte dei suoi concittadini, impegnati nella custodia e nella diffusione del suo grande patrimonio spirituale, con il passare degli anni la Fiaccola è divenuta uno strumento di dialogo ad altissimo livello tra la piccola città di Norcia e le grandi istituzioni delegate a guidare i popoli di tutto il mondo, sulla via dell’unità e della pace, dando voce ad uno dei più significativi appelli lanciati da Papa Giovanni Paolo II: “Alla luce splendente di codesta fiaccola possano, quanti incontrerete lungo le strade del vostro pellegrinaggio, sentirsi fratelli e comporre le ragioni dei dissidi e dei conflitti che fanno gli uomini nemici tra loro, e diventare capaci di perdono reciproco, di rispetto, di concordia e di collaborazione. Sia la vostra davvero la fiaccola della pace…”

Promossa dalla città di Norcia, grazie alla proficua collaborazione dell’Amministrazione Comunale, dell’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia e del Monastero Benedettino di Maria Sedes Sapientiae, dal 1964, anno della proclamazione di S. Benedetto a Patrono principale d’Europa da parte del Pontefice Paolo VI, la Fiaccola Benedettina della Pace va rafforzando nel tempo la sua missione di recuperare, valorizzare e diffondere in tutto il mondo quei valori benedettini sui quali sono state impiantate la cultura e la civiltà del continente europeo.

Ogni anno, scortata da una staffetta di giovani atleti, viene accesa come ideale segno della luce di S. Benedetto in una diversa e significativa località, suscitando sentimenti di fraternità, amicizia e pace, di cui il Santo da Norcia fu apostolo infaticabile in mezzo ai popoli, sotto il segno cristiano della croce e dell’aratro, tradotto dal motto emblematico ‘Ora et labora’.

Per il suo alto valore spirituale, la Fiaccola è stata più volte benedetta dal Santo Padre in Vaticano e accolta presso la sede del Governo a Roma da illustri esponenti del mondo politico. In coincidenza con gli avvenimenti storici più significativi e recenti, è stata accesa a Berlino, a Praga, a Budapest, a Varsavia, a Montecassino, a Londra, a Madrid, a Bruxelles, a Lisbona, a Vienna, a Skopje,.. a Roma nell’anno Giubilare, in America (Abbazia di S. Meinrad – Indiana), in Australia (Abbazia di New Norcia vicino Perth), in Terra Santa (Gerusalemme), in Russia (Mosca), in Georgia (Tblisi), in Romania (Bucarest) … La finalità di questa iniziativa è stata infatti anche quella di favorire il dialogo interreligioso tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa. Al termine del suo viaggio-missione, la Fiaccola è attesa a Norcia, in Piazza San Benedetto, da autorità politiche e religiose ma anche da Ambasciatori europei ed extraeuropei.

Evento sempre molto atteso in coincidenza delle Celebrazioni Benedettine è anche quello della sfilata del Corteo Storico medievale che, traendo le sue origini dagli Antichi Statuti e dalle successive riformanze, vede partecipare, con i loro meravigliosi costumi d’epoca, le rappresentanze delle sei guaite (gli attuali rioni della città): Porta Meggiana; Porta Massari; Porta Orientale; Porta Palatina; Porta Valledonna e Porta Narenula.

Ogni rappresentanza si compone di un conestabile, due valletti, un vessillifero, un doppiere, due balestrieri e un tamburino. I Castelli sono presenti per l’offerta del Pallio, un vessillo di stoffa pregiata, riccamente ricamato, recante lo stemma del Castello. Dal Palazzo Comunale scendono verso la Basilica i due Signori Consoli, scortati da armigeri e annunciati dal suono solenne di 10 clarine, con il Notaro delle riformanze e due abbondanzieri, mentre il clero è schierato sul sagrato della Basilica. Con molta solennità, inizia quindi la cerimonia dell’offerta del Pallio da parte dei rappresentanti dei Castelli: un tripudio di colori, di costumi, di suoni, di bandiere, nel rigore di una precisa ricostruzione storica.

La sfilata del corteo è seguita dalla celebrazione in Basilica della solenne funzione religiosa presieduta dal Vescovo e, nel pomeriggio, dalla competizione tra le guaite alla balestra antica, una gara spettacolare che si ricollega agli antichi tornei, prodotto del Feudalesimo e della Cavalleria.
Il tipo di Balestra usato dalla guaite è chiamato “Ruota d’ingranaggio”.

 

[Fonte: Umbria OnLine]

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